Alessandra Rocca sommelier e il Chianti Classico

Alessandra Rocca, sommelier di Como ci illustra il Chianti Classico e una leggenda..

  • Alessandra, come hai trascorso questa estate 2020?

Ho scelto vacanze “italiane al 100%”  e ho deciso di immergermi  nelle meraviglie Toscane della zona del Chianti classico e proprio da qui desidero iniziare il mio appuntamento enogastronomico.

Questi borghi sono ricchi di storia e di tradizioni che riempiono il cuore e il palato.

Desidero narrarvi la storia del Famoso Gallo Nero.

La leggenda narra che nel periodo medievale il territorio del Chianti era oggetto di continue dispute tra le Repubbliche di Firenze e Siena.

L’unica soluzione alla pace essendo un territorio intermedio alle due città era quella di stabilire un confine definitivo. Si trovò una soluzione:

Due cavalieri dovevano partire dai propri capoluoghi all’alba, proprio al canto del Gallo per fissare al loro incontro il confine tanto ambito.

Il segnale per l’avvio del cavaliere sarebbe stato proprio il canto di un gallo.

 I Senesi scelsero un Gallo Bianco, mentre i Fiorentini optarono per un Gallo Nero.

  • Come finì?

I Fiorentini decisero di tenere per diversi giorni in una stia al buio e a digiuno il Gallo Nero  tanto che talmente in esasperazione il giorno della disputa cominciò a cantare fortemente molto prima dell’alba, consentendo al cavaliere  di partire con grande vantaggio su quello senese, aveva accumulato ben 12 km di vantaggio.  Si incontrarono esattamente a Fonterutoli facendo passare quasi tutto il Chianti sotto il controllo della Repubblica Fiorentina, molto tempo prima della caduta di Siena. 

Da questo aneddoto il Gallo Nero è diventato rappresentativo di quell’area.

La mia vacanza continua a Castellina in Chianti, proprio nel cuore del chianti Gallo Nero, presso la Riserva Fizzano, una  splendida Tenuta con Relais di Rocca delle Macie.

  • Cosa ci puoi dire a proposito del Chianti Classico?

Il Chianti Classico Gran Selezione 2015 della Riserva di Fizzano DOCG è un vino strepitoso.

Il terreno qui è sabbioso – limoso e calcareo perfetto per il Sangiovese che nella Gran Selezione troviamo al 90% con un 10 % di Colorino, anche se poi le percentuali potrebbero anche lievemente variare.

Il primo imbottigliamento del Chianti Classico della Riserva di Fizzano risale al 1986 poi dal 2011 con il nuovo disciplinare è diventato Gran Selezione ossia un vino prodotto da uve provenienti dai vigneti più vocati con regole severe che donano vini di grande pregio.

Un colore rosso rubino intenso.

Potentissimo bouquet fruttato di frutti rossi di bosco maturi, floreale con fiori secchi e a ogni rotazione di calice tantissime categorie di sentori si fanno sentire, una meraviglia che lo rende complesso e intrigante.

Io ho desiderato accompagnarlo a un primo della cucina locale di selvaggina, un sapore deciso quindi.

Sarebbe stato fantastico anche con una Fiorentina ma ho voluto optare su qualcosa di diverso.

La sua persistenza al palato, la struttura importante si è sposato in maniera perfetta alla mia scelta di pappardelle fatte in casa con ragù di cinghiale.

Da gustare assolutamente!

INFO:

Instagram: alessandra_winefood

mail:    alessandra@winefoodlife.com

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